mercoledì 9 agosto 2017

Controllo l'ombrellone...

© De Biasio Progetti


Buongiorno, sono Romano - di nome, non di fatto - e da ore, con il cappello abbassato sul filo degli occhi, sono seduto qui, su una sedia di tela. Davanti a me c'è un mare di acqua e sale, di sabbia grossa (come quella per far la malta) e di gente. Mari che si mescolano e non sempre si fanno conoscere.
Tre mari che una volta apprezzavo. Adesso non so. Mi girano quando mi guardano, mi scotto con 'sta sabbia di mezzogiorno, faccio il muso lungo quando il costume è umido.
Per ora controllo l'ombrellone. Aperto.

Mi piacerebbe essere a casa, spiaccicato sulla mia poltrona, a fare proprio quello che sto facendo qui, nulla,... invece sono seduto su questa sedia di tela e controllo l'ombrellone. 
Vorrei andarmene via, ma come dice la sirena spiaggiata, che all'uscita dal mare stento a riconoscere, devo aspettare l'ora buona. Quella in cui arrivano i figli. Quella è l'ora di andare, ma ora devo stare ad aspettare e allora... controllo l'ombrellone. Manca un po' di ghiaietto alla base; ne metto un po' qui, e anche un po' qui. 
L'unico modo per farmi uscire dal mio mondo è puntarmi una magnum, caricata ad acqua, alla tempia. Mi fa sorridere. Rido. Rido di gusto. Alla calibro quarantaquattro rispondo con trentadue denti e intanto... controllo l'ombrellone. Schiaccio la ghiaia con il sandalo di pelle, lo giro e lo rigiro, l'ombrellone. 
Andrei da solo a casa, lo ripeto mille volte e mille ancora. Ogni volta accompagno queste mie parole con le mani, che si appoggiano ai braccioli della sedia di tela, con l'intenzione di spingermi via. Andrei da solo, ma controllo l'ombrellone.
Andrei, ma a quanto pare non posso.
Sembra che quel bastardo tedesco che ha deciso di assediare la mia testa, non me lo permetta. 
Allora rimango qui, seduto sulla sedia di tela di fronte ai tre mari che non sopporto più. Rimango qui con il cappello abbassato sul filo degli occhi, con una magnum puntata alla tempia, aspettando l'ora buona e... 
controllo l'ombrellone.
Stringo il laccetto.
Chiuso.