martedì 18 giugno 2013

La felicità

Crescendo impari che la felicità non è quella delle grandi cose.
Non è quella che si insegue a vent’anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi… la felicità non è quella che affannosamente si insegue credendo che l’amore sia tutto o niente… non è quella delle emozioni forti che fanno il “botto” e che esplodono fuori con tuoni spettacolari… la felicità non è quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.

Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole ma preziose
…e impari che il profumo del caffè al mattino è un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.

E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall’inverno, e che sederti a leggere all’ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.

E impari che l’amore è fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore,
e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.

E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccoli attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bimbo è una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami…
E impari che c’è felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c’è qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.

E impari che nonostante le tue difese, nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c’è nel cuore un piccolo-grande Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.

- F. Volo, Il Volo del mattino -

sabato 1 giugno 2013

No. 8: Ti lascio una canzone...

… mentre dormi!

Per rilassarmi del tutto - mentre gli occhi stanchi si chiudono, la testa si appoggia sul cuscino e il braccio sinistro ci si infila sotto assumendo una piega decisamente stramba, ma assai comoda - ho sempre avuto un sano bisogno di qualcuno che mi faccia compagnia, di sentire qualche parola o meglio ancora qualche canzone.
Ogni sera, o quasi, la radio, impostata sui 59 minuti prima dello sleep, mi accompagna lungo il lento e tanto desiderato cammino verso il mondo di Morfeo.

A volte invece voglio fare di testa mia. Niente radio, niente playlist pre-impostate. È allora che, computer o telefono alla mano (quella destra, la sinistra è sempre sotto il cuscino), mi cerco una ninnananna. È diventata una delle attività più frequenti degli ultimi mesi. Spegnere la radio e accendere la voglia di trovare qualcosa di nuovo (non sempre nuovo per davvero). Mi piace. Sì, continuerò a farlo.
Il bello è che non sempre questa ricerca si limita all'ascolto… spesso colgo l'occasione per mandare la canzone a qualcuno a cui voglio un sacco di bene. È un modo, quasi, come un altro (ma decisamente più romantico) per ribadire il fatto che, davvero, chi riceve la ninnananna è il mio ultimo pensiero prima di chiudere gli occhi.
Capita molto spesso che la ricerca vada a vuoto.

Altre volte invece, sono fortunato... si colpisce in pieno il bersaglio e ci si imbatte in canzoni e musiche splendide; come quella di stasera... Ninnananna che entra di diritto nella serie Ti lascio una canzone, "casualmente" con il numero otto.

Ho deciso di dedicarla a te! Te la mando da qui. Domani, invece, ti regalerò un abbraccio.


Mentre dormi è il singolo estratto dall'album Quindi? di Max Gazzè. La canzone fa parte anche della colonna sonora del film Basilicata Coast to Coast nel quale il cantautore romano debutta come attore. Il videoclip è stato diretto da Rocco Papaleo, anche regista del film, e al suo interno si combinano immagini del film stesso e ad altre inedite con Gazzè come protagonista.