Monaco – Venerdì, 09.09.2011
Vacatera, la prima settimana è andata via spedita, come una lettera alla posta! Non ho nemmeno fatto in tempo a scrivere "diari degli altri" giorni, talmente ero cotto dalle mega giornate di studio-vagabondaggio. Riassumendo: Lunedì ho cominciato il corso di tedesco. Sono finito nel gruppo dei più gossi e quindi c'è parecchio da sgamellare, ma per fortuna non c'è neanche un badolino,... quindi sono (Gott, sei dank!) costretto, ed è veramente un bene, a parlare solo in tedesco!
I miei compagni di classe sono simpatici e molto disponibili, tra tutti è giusto citare:
- Li'da, una ceca che, come detto, ci vede benissimo, con la quale ho fatto il primo lavoro di gruppo (in pratica ho dovuto farmi dire le informazioni che poi ho dovuto riportare alla classe,... purtroppo per lei, ho ranzato alcune volte il possessivo (che per una ragazza è „ihr“) trasformadola più volte in un uomo,... risvegliando tra gli altri le ire di Anastasia, la nostra docente responsabile. „Es tut mir leid, Li'da, aber ich muss das noch ein bisschen üben!“
- Hee Yun, il nostro coreano bavarese, che al contrario di ciò che mi aspettavo, parla il tedesco in modo eccezionale. Se non riuscite a pronunciare il suo nome, non preoccupatevi, come dice lui: „Naja! Man braucht nur Zeit!“.
- Jonathan, parigino in cerca di una casa, poverino non ha ancora una dimora, e trovarla in questo periodo dell'anno rischia di essere tosta! Con lui ho svolto il compito grosso di questa settimana, ossia la presentazione di uno „Stadtviertel“. La presentazione, che prevedeva due momenti (uno sul posto a recuperare le informazioni, e uno in classe dove, appunto si presentava) è andata bene nella sua integrità, anche se io e Jonathan abbiamo rischiato la nostra incolumità. Il caso ha voluto, che i nostri baldi eroi si beccassero lo Schwulenviertel di Monaco... diciamolo chiaro e tondo, in linea di massima si tratta di un quartiere normalissimo, con una molteplicità enorme di famiglie a spasso, nonnette che fanno a maglia sedute sulle panchine e uomini che fanno jogging in un vecchio cimitero. Tutto più che normale, e sinceramente, la birra è uguale a quella degli altri quartieri! Abbiamo comunque portato un po' di allegria in classe, mettendo in evidenza il grosso rischio che abbiamo corso!
- Nataly, cipriota amante del surf. Lei non parla tanto, ma è sempre molto contenta quando può aggregarsi per fare una passeggiata o per andare a bere qualcosa.
Gli altri anche sono simpatici, ma hanno „quella faccia un po' così, quell'espressione un po' così“, che non ti fa venire particolarmente voglia di passare del tempo con loro! Sta di fatto che tra un compito e l'altro ci siamo permessi un paio di cenette. La prima, martedì sera, nell'immensa Hofbräuhaus, il Biergarten più turistico della storia di Monaco, e se non sbaglio anche il più antico. La seconda, questa sera in occasione della Nachtschwärmer (unica giornata dove, a Monaco, i negozi stanno aperti fino a tarda notte), in una piazzetta nei pressi di Marienplatz ascoltando del buon jazz e bevendo birra (sono riuscito a portare a casa il bicchiere senza demolirlo, in fondo due euro di deposito, valgono il souvenir). E domani, sempre con loro, visita allo zoo, e after.
La prima settimana è passata così,... chissà che anche "un anno può sembrare un'ora"!