… che mi ha dato una possibilità più unica che rara.
Tutto cominciò nel gennaio 2010. Il mio primo curricolo universitario era quasi giunto alla frutta. L'ultimo ostacolo, che mi separava dal tanto agognato pezzo di carta era il lavoro di Bachelor. Su cosa avrei potuto scriverlo? Le idee erano molte e piuttosto confuse.
Avendo seguito, durante il semestre precedente, un seminario estremamente interessante sulla musica da film, decisi che in qualche modo avrei potuto far rientrare questa tematica nel mio lavoro finale. Quel corso aveva, a mio modesto parere e in modo piuttosto sacrilego, tralasciato (chissà poi per quale motivo) uno dei grandi della musica da film europea e mondiale: Ennio Morricone. E allora perché non rendere omaggio al Maestro?
Detto e fatto… o almeno parzialmente, e adesso vi spiego perché!
La proposta di analizzare la "Trilogia del Dollaro" (Per un pugno di dollari - 1964 / Per qualche dollaro in più - 1965 / Il Buono, il Brutto e il Cattivo - 1966) diretta da Sergio Leone e musicata da Ennio Morricone, era piaciuta persino al professore che avrebbe curato la stesura del lavoro. L'obbiettivo era piuttosto ambizioso, ma estremamente avvincente: mettere in relazione gli stati d'animo dei protagonisti del film con le scelte musicali (in particolare legate all'istrumentazione) effettuate dal compositore romano. Fin qui tutto bene direte voi… fin qui tutto bene confermo io!
Cominciarono così le ricerche:
Cominciarono così le ricerche:
- Film --> trovati
- Libri, articoli --> trovati
- CD con la colonna sonora --> trovati
- Partiture delle colonne sonore --> Accidenti, mancano le partiture!
Dopo aver contattato alcune case editrici, alcune orchestre specializzate nella realizzare colonne sonore e alcuni autori le partiture non erano ancora saltate fuori. Senza partiture non si può lavorare. Fortunatamente nel mail di risposta (a dire il vero alquanto maleducata) di uno degli autori di un'importante studio sulla musica da film, si poteva trovare l'indirizzo del maestro. E allora che fare? L'ultima ratio è scrivere una lettera, nella quale spiego le mie intenzioni, direttamente a Morricone.
Con le poste italiane si sa, un po' di tempo bisogna ipotecarlo, e nell'attesa di una risposta io e la Lollo decidemmo di andare in vacanza.
Ed è proprio a Karpathos, ridente isoletta greca, in un pomeriggio afoso, che accadde ciò che voglio ricordare con questo posto. Lollo ed io siamo intenti a giocare, quando il mio natel comincia a squillare. Un numero di telefono che non conosco e che già avevo trovato il giorno prima nel registro delle chiamate perse. Un numero italiano. Devo rispondere. Probabilmente è qualche allievo dell'accademia "5 Valli" che ha bisogno di qualche informazione. Risposi.
- Pronto, Trosi!
Nel momento in cui sentii la voce dall'altro capo del telefono avrei voluto essere la Lollo per poter vedere la mia faccia: occhi sgranati e bocca aperta, che minimo minimo toccava le ginocchia.
- Signor Trosi, sono Ennio Morricone, la ringrazio per la lettera e per l'interesse, ma purtroppo non ho intenzione di diffondere le partiture dei film che ha citato. Le auguro buona fortuna, arrivederci!
Morale della favola: dover cercare materiale per cambiare il tema del lavoro ed essere comunque motivati (e soddisfatti) di quello che si è fatto costa un bel po' di fatica… avere l'onore di parlare al telefono con uno dei più grandi compositori di colonne sonore al mondo, beh, non ha prezzo.
Il Buono, il Brutto e il Cattivo è un film di Sergio Leone, è l'atto conclusivo della cosiddetta "Trilogia del Dollaro", che vede tra i protagonisti Clint Eastwood, Eli Wallach e Lee Van Cleef. La colonna sonora fu realizzata da Ennio Morricone, compositore italiano nato a Roma nel 1928. Tra gli elementi caratteristici di questa colonna sonora si possono contare spari, fischi, e jodel (oltre ad un utilizzo sapiente e innovativo dell'armonica a bocca e della chitarra) che contribuiscono a ricreare l'atmosfera western del film. Illeitmotiv della colonna sonora è rappresentato dalla famosissima melodia composta da due note, che ricorda l'ululato di un coyote. Questa melodia viene sfruttata per caratterizzare i tre personaggi principali: il Buono (flauto), il Brutto (voce umana), il Cattivo (arghilofono).