giovedì 29 agosto 2013

Energia

Più grande del cielo,
più profondo del mare.

Nei nostri cuori
che si intrecciano.
Nelle nostre anime
che si abbracciano.
Nei nostri sorrisi
che si allargano.
Nelle nostre mani
che si sfiorano.

In un gioco ad incastro.
Perfetto.
Intenso flusso di energia.

martedì 13 agosto 2013

No. 9: Ti lascio una canzone...

Niente è per sempre.

Finiscono i secondi, i minuti, le ore, i giorni, i mesi, gli anni. Passano le stagioni.
Arriva il giorno nel quale la pelle, anche la più vellutata e morbida viene segnata dalle rughe. Dove anche il capello più forte diventa bianco e dove quello più debole lascia spazio a una piazza. Il giorno in cui anche i sogni si avverano e non sono più sogni. Dove anche i fiori più belli appassiscono, dove gli alberi cambiano coiffure. Il giorno in cui persino le pietre più dure si lasciano scolpire dai fiumi che le accarezzano.
Anche le strade che calpestiamo cambiano, o a volte a cambiare sono solo le scarpe.
Prima o poi il bicchiere si svuota, la candela si scioglie, le nuvole di un temporale si dissipano, il sole ritorna a splendere, la colonna di macchine finisce, la batteria si scarica, la lacrima si asciuga, si canta una bella canzone, si volta la pagina,...
Prima o poi, anche l'uomo muore.

Niente è per sempre.

Ma...
… i sorrisi rimangono impressi nel cuore. I ricordi, gli sguardi, i profumi e le amicizie, tutti, non invecchiano. Il sapersi conoscere e riconoscere. Sapere di poter contare sull'altro e… soprattutto che qualsiasi cosa succeda, l'altro, lo si può trovare sempre dalla stessa parte.

Beh, per me questo è tutto e… tutto è per sempre.


Sempre e per sempre è il singolo scelto da Francesco De Gregori per presentare il disco Amore nel pomeriggio, pubblicato nel 2001. Questo album, nel quale compaiono arrangiamenti di collaboratori illustri (Franco Battiato e Nicola Piovani), è vincitore della Targa Tenco quale miglior opera dell'anno.

mercoledì 7 agosto 2013

Maledetto cuscino

© Pao_2013

Dev'essere perché
l'attesa della felicità
è essa stessa felicità,
che quelle quattro notti,
segnalibro tra le pagine
della partenza e del ritorno:
sembrano infiniti baci,
tra un sorriso e l'altro;
sono come il profumo
del bucato appena fatto,
tra il citofono e il cielo;
sono come, tra le labbra
e i denti, quei cioccolatini
che sanno di mare.

Ed è proprio in queste sere,

che ti prende la voglia
di abbracciarlo stretto,
quel maledetto cuscino.
Un abbraccio che non è
mai forte abbastanza.
Rimane incatenato
al letto, senza saper
colmare la distanza
che c'è, ma alimenta
il pensiero di lei.

Bella dallo sguardo

morbido e azzurro,
nella mia testa
e in questa stanza.

Sorrido e sogno.