© Nica_2016 |
Sono passate le sette, da poco.
Più mi avvicino a casa
e le ombre delle montagne
si fanno più scure
negli specchietti retrovisori.
Sarà un processo sempre più lento,
che si velocizzerà da ottobre via.
Il mio rombo sembra forte
nella pace di campane attonite.
Si fa sera
e l'aria è leggermente più frizzante,
ma è bello lasciarla scivolare
sulle guance come una carezza.
Ancora di più sentire i profumi
solleticare le narici.
Quello del pane,
quello di una grigliata,
quello dei fiori,
quello che annuncia la tua morte,
oh Signore,
che proclama la tua resurrezione.